Abbinamenti sorprendenti
Dal sushi al cioccolato, dolce e un po’ salato
A volte il vino può essere un mondo difficile in cui entrare. Nonostante tutti i discorsi di liberté ed egalité che vengono diffusi quando i bevitori di vino si riuniscono, esiste una quantità sbalorditiva di regole – sia scritte che non scritte – che vengono mestamente rispettate in alcuni circoli attraverso parole mormorate e sguardi verso il basso.
Può essere una giungla là fuori.
Tali regole vanno dal complesso sistema che assegna un certo tipo di bicchiere per certi tipi di vino, le precise temperature di servizio e infinite serie di linee guida su come conservare, versare, annusare e turbinare e dio sa cos’altro. Regole che sconcertano i nuovi arrivati e spesso scoraggiano tutti (anche chi ha già qualche dimestichezza), perché è difficile comprendere a pieno ogni significato.
Detto questo, c’è una serie di regole che derivano dalla logica, dal buon senso e dalla praticità, piuttosto che dalla pretenziosità e dal rituale inutile.
Se consideriamo ad esempio le linee guida che esistono sull’abbinamento cibo e vino, queste hanno certamente aiutato molti indagatori del piacere sensoriale a raggiungere il loro obiettivo. Un buon abbinamento tra cibo e vino può portare a qualcosa di meraviglioso, qualcosa di molto più della somma delle sue parti.
Ma a volte le prove possono essere sorprendenti soprattutto se usciamo dalle nozioni conosciute da tutti e iniziamo a sperimentare: un abbinamento non convenzionale, o forse solo un ingrediente insolito.
Non ci sono regole.
Pensiamo solo al vino rosso e al pesce (sì, può funzionare!)
Basta solo provarci!
Fortunatamente, da buoni altruisti e assetati edonisti PWNK, abbiamo provato a fare il lavoro per te: ecco, gli abbinamenti cibo e vino più insoliti!
PIZZA
Sangiovese
A meno che non si scelgano pizze improbabili, ci troviamo di fronte a una combinazione pericolosa di dolcezza acida e pomodoro. Un’uva che fa un lavoro ammirevole di contrasto con queste doppie esplosioni di sapore è il Sangiovese, con il suo acido pungente e il suo sapore di frutta rossa brillante. Non a caso due simboli acclamati dell’italianità.
CIOCCOLATO
Shiraz
Il cioccolato è una bestia difficile da abbinare al vino, grazie alla combinazione di dolcezza zuccherina e amarezza intrinseca del cacao. Immaginiamo che tu non voglia bere bicchieri e bicchieri di vino da dessert, quindi la prossima cosa migliore è probabilmente uno Shiraz ricco e godurioso.
GELATO (VANIGLIA / CARAMELLO)
Chardonnay barrique
Partiamo con un piccolo avvertimento perché una volta ho avuto una brutta esperienza con il gelato al cioccolato, una bottiglia di Chardonnay e una giovane ragazza francese… ma questa è un’altra storia. Se parliamo di vaniglia, o magari di caramello, non c’è niente come uno Chardonnay che abbia fatto un passaggio in legno da abbinare a questi sapori. Il protagonista è il rovere, perché le botti spesso conferiscono sapori come vaniglia/caramello… un contrasto di sapori importanti che inizialmente potrà sembrare azzardato, ma che col prolungarsi della degustazione si rivela un abbinamento perfetto, regalando grandi gioie al palato.
BURGER
Barbera
Che tu abbia scelto il Mc Donald’s o un panino gourmet, c’è un’uva particolarmente versatile che può adattarsi con sicurezza su tutti gli stili di hamburger: il Barbera. Corpo medio e una deliziosa acidità che permettono di accompagnare al meglio tutti i piatti di carne rossa, specialmente quelli succulenti e ricchi di sapore come l’hamburger. Da provare!
POPCORN (A CASA)
Riesling secco
Importante notare la componente domestica. Prima di tutto eviterai di essere rimproverato per il contrabbando di una bottiglia di vino al cinema, ma in secondo luogo i popcorn che fai a casa non avranno neanche lontanamente tanto burro quanto quelli che troveresti in sala. Se non rinunci ad un’estrema burrosità, forse puoi prendere in considerazione uno Chardonnay. Altrimenti l’abbinamento migliore è con una bottiglia di Riesling per bilanciare il salato dei popcorn. Magia.
ENGLISH BREAKFAST
Bordeaux
Il “Full English” è una di quelle cose di cui senti parlare a lungo dal tuo amico che è andato a Londra per un’estate e non riusciva a credere a quello che gli abitanti del posto hanno escogitato per il doposbornia della domenica mattina. È un tour de force culinario, un’identità nazionale che in realtà è abbastanza facile da replicare a casa. La variazione più comune del Full English consiste in (respiro profondo, ora): bacon, uova fritte o strapazzate, pane fritto, fagioli al forno, salsicce, funghi, un pomodoro grigliato.
Suona bene, vero? E sai cosa lo rende ancora migliore? Un bel bicchiere di Bordeaux per accompagnarlo. Ora, ascoltaci: non è il tipo di colazione che farai la mattina prima del lavoro. È un tipo di colazione del primo pomeriggio del fine settimana, quindi non preoccuparti che i tuoi amici possano chiamare gli alcolisti anonimi; non è come versare un bicchiere di vino da bere con i fiocchi di mais alle 7 del mattino.
I vini di Bordeaux – così come altri vini in cui fanno sentire la loro presenza Cabernet Sauvignon e Merlot – hanno una rotondità che funziona molto bene con la pancetta, ma anche con la sapidità degli altri ingredienti.
BURRITOS
Cannonau
La maggior parte delle persone, comprensibilmente, si rivolge alla tequila e alla birra quando arriva la notte messicana, ma un buon bicchiere di Cannonau è in realtà un fantastico abbinamento per maiale o manzo e burrito di riso, tacos di carne macinata e una gamma di altri classici Tex-Mex come chili con carne e nachos. Una grande succosità e rotondità che funziona con tutti quei sapori forti ma armoniosi – riso, carne, fagioli, formaggio, avocado, ecc. – e lega tutto insieme. È un tipo di vino accessibile, facile da bere e che non travolgerà il palato (né sarà sopraffatto da altri sapori).
SUSHI
Pinot Nero
La maggior parte degli abbinamenti di vino quando si tratta di sushi sembra concentrarsi soprattutto sugli aspetti più delicati e delicati del piatto, quando in realtà i sapori del sushi possono essere piuttosto robusti.
Salsa di soia, wasabi, zenzero, alghe… nessuno direbbe che si tratta di sapori delicati, eppure si fanno sentire moltissimo sul palato in qualsiasi piatto di sushi.
Anche se sicuramente i bianchi e i rosati vanno per la maggiore nell’accompagnare la prelibatezza nipponica, noi come sempre proponiamo un consiglio fuori dal coro: potrebbe sorprendentemente fare al caso vostro un Pinot Nero giovane, magari proveniente dall’Alto Adige. Corpo leggero e bassa concentrazione di tannini contribuiscono a rendere l’abbinamento soddisfacente e originale, per sorprendere i commensali con una scelta insolita ma ben ponderata.