Il vino è come la luna. Se non cresce, cala.
Così magica, così preziosa la luna da sempre orienta, con le sue fasi, le attività agricole e rurali. Lo sapevi che le fasi lunari influenzano anche la vendemmia e l’imbottigliamento? Lo sanno bene gli esperti di agricoltura bio dinamica che, per creare vini di alta qualità, si rifanno al passato, tornando a seguire il ritmo della natura e le antiche tradizioni tramandate di padre in figlio.
Fra scienza e superstizione
I nostri bisnonni ci raccontano che le fasi lunari hanno guidato da sempre l’uomo, accompagnandolo soprattutto nella coltivazione della vite. Prima si curavano le piante seguendo alcune semplici regole, trasmesse da una generazione all’altra proprio come proverbi e filastrocche. Quei semplici detti in realtà nascondevano grandi verità che la luna è in grado, con la sua forza, di influenzare la qualità del vino.
Anche la fase dell’imbottigliamento subisce il fascino della luna, sopratutto di quella crescente che consente di ottenere degli ottimi vini frizzanti; mentre la luna calante è perfetta per quelli che necessitano di un lungo invecchiamento e per i vini dolci. Le notti di luna piena sono perfette invece per imbottigliare qualsiasi tipologia di vino.
Siamo seri, c’è davvero un fondo di verità?
L’agricoltura biodinamica non si sbaglia: numerosi studi scientifici infatti hanno dimostrato l’esistenza di un legame fra la luna e i vegetali. La linfa vitale delle piante percorre tutto il tronco sino alle foglie grazie alla pressione esistente fra chioma e radici. Questa forza ha origine dall’evaporazione dell’acqua dagli stomi delle foglie che crea una depressione capace di spingere verso l’alto i sali e l’acqua presenti nelle radici. Insomma un gran lavoro!
We trust in Nonno PWNK
Il nostro nonno PWNK dice che i periodi migliori per l’imbottigliamento sono il mese di marzo e il mese di settembre per i vini giovani, mentre i vini invecchiati per più di due anni possono essere imbottigliati in ogni periodo dell’anno, ma sempre in una giornata piuttosto soleggiata, non troppo fredda e in assenza di vento. La scelta tra il mese di marzo e quello di settembre dipende dal fatto di voler imbottigliare un vino da consumare entro un anno dalla vendemmia, in questo caso meglio marzo, o entro due anni, settembre.
Puoi crederci oppure no.
A noi sembra così romantico.